Il club emiliano resta in Serie A ma partirà da 5 punti di penalizzazione

Il Parma giocherà in Serie A ma con 5 punti di penalizzazione. E’ questa la decisione del Tribunale federale nazionale della Figc, guidato dall’avvocato Mario Antonio Scino ha accolto il deferimento del Procuratore Giuseppe Pecoraro, infliggendo alla squadra emiliana una penalizzazione (la richiesta iniziale era -6). Secondo quanto riporta il dispositivo emesso in mattinata dal Tribunale a reggere l’accusa è il “tentato illecito” di un tesserato gialloblù. Stiamo parlando di Emanuele Calaiò che è stato sanzionato in primo grado con due anni di squalifica e 20mila euro di ammenda per i messaggi inviati a Filippo de Col dello Spezia prima del match che si è rivelato decisivo per la promozione in Serie A degli emiliani. Per il club, infatti, scatta automaticamente la responsabilità oggettiva anche se dalle motivazioni presenti si comprende che i giudici ritengano una vera e propria attenuante il fatto che la dirigenza gialloblù non poteva essere a conoscenza dei “movimenti” dell’attaccante.

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