"Mi hanno rovinato la vita sul niente perchè sono calabrese", queste le parole dell'ex calciatore bianconero

Vincenzo Iaquinta, l'ex attaccante della Juventus e della Nazionale italiana, è stato condannato a due anni nel processo di 'ndrangheta "Aemilia". La Dda aveva chiesto sei anni per l'ex calciatore per reati relativi alle armi con l'aggravante mafiosa. "Vergogna, ridicoli", questo sono le parole urlate dal padre e dal figlio nel tribunale durante la lettura della sentenza. "Mi hanno rovinato la vita sul niente, perchè sono calabrese - ha affermato Iaquinta - perché sono di Cutro. Sto soffrendo come un cane per la mia famiglia e i miei bambini senza aver fatto niente, ma io ho vinto un Mondiale e sono orgoglioso di essere calabrese."